“Be the woman you want to be” in Miami

“Be the woman you want to be” in Miami

Il mio viaggio a Miami comincia  all’insegna della libertà, soprattutto quella femminile.

Per questo è stato intitolato e rappresentato dalla scritta “Be the woman you want to be” slogan di un noto e prestigioso brand firmato “Diane von Furstenberg”. Ho visitato con interesse Il negozio principale di questa marca che proprio qui a Miami, ha puntato tutto il suo fascino verso il mondo femminile e l’amore.

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Qui a Miami ho trovato delle abitudini femminili davvero “open – mind” dove tutto è possibile, perfino trovare un fidanzato su catalogo e che si avvicini il più possibile (almeno fisicamente) al gusto personale.. Cosi la maggior parte donne (soprattutto dai 20 anni in su) sono alla ricerca del ragazzo dei propri sogni o semplicemente di un accompagnatore serale, in una famosa applicazione chiamata “Tinder”. Si sfoglia tranquillamente dal tuo divano di casa. Creata appositamente come un album fotografico virtuale e se hai la fortuna che cupido abbia colpito con la sua freccia ,tu e la tua dolce metà, è fatta!! Si chiama un “Match “ . Da quel momento, potete iniziare a scambiarvi delle mail o chat private, per vedere se avete qualcosa in comune e se riuscite a suscitare interesse almeno per un incontro.

Mentre ho scoperto e poi (utilizzato tantissimo) l’applicazione chiamata “Uber” che ti trasporta anche solo a comprare la baguette di pane dietro casa, che hai appena dimenticato! Sembra che ad utilizzarla siano soprattutto le donne. Cosi autisti convertiti in persone comuni e ben remunerati, utilizzano le proprie vetture e ti scarrozzano per la città, ovunque tu desideri. Non aspetti mai più di cinque minuti e costano la metà (forse anche meno) di un taxi normale con la sicurezza che ci sono solamente persone selezionate e controllate severamente, dalla stessa società. Davvero geniale se si pensa che nasce dall’idea di due ragazzi credo messicani, che una sera non riuscivano a trovare un taxi per le strade di Mexico City !! Mi dispiace per la categoria dei taxi (che soprattutto in America sono finiti) e credo sia questa la ragione per la quale questa applicazione non abbia preso piede  anche in Europa. Certo è che pensando a città come Roma, sarebbe davvero utile e creerebbe tanti posti di lavoro! Se la offrissero agli stessi tassisti dandogli magari la priorità nell’essere selezionati come conducenti  e si mettessero d’accordo?

Non conosci una città durante una breve vacanza, ma quando ti immergi nella sua vera vita, quando ne prendi le abitudini solo allora puoi tornare a casa soddisfatto di avere almeno un immagine completa.

Nel mio caso, ci ho trascorso più di un mese e posso affermare di averla assaporata per bene. Ho conosciuto meglio la city e frequentato meno la Miami beach turistica, vivendo nel quartiere chiamato Brickell, dentro ad un palazzo che affacciava sulla baia principale del Miami River.

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Mi piace cominciare a scrivere dal quartiere più “Inn” del momento. Ne avevo sentito parlare cosi tanto, che non vedevo l’ora di conoscerlo. Quello di Miami, si chiama: “Design District”, di nome e di fatto.

Sembra ancora un mezzo cantiere, cambia e cresce di giorno in giorno. Ex quartiere a luci rosse e pericoloso (una zona limitrofa è invalicabile). Oggi è considerato (dagli stessi americani) il quartiere dalle “uova d’oro”, è infatti l’investimento immobiliare più importante che si possa fare attualmente in città.  Una vera e propria speculazione immobiliare è stata predisposta, la maggior parte dei suoi immobili e stabilimenti, valgono forse due o addirittura tre volte tanto quello che valevano solo pochissimi  anni fa. Le firme più lussuose del mondo del fashion vogliono stare tutte qui e molti sono i brand in fase di “next opening”.  Da Tod’s a Celine e Bulgari, da L .Vuitton, allo store dorato e blindato del Sig. Briatore..

Vetrine lussuose e perfette e prezzi dell’abbigliamento “not comment” direi un tantino alti rispetto a quelli  degli stessi brand europei.  Sorprendente la quantità di shopping bag che girano durante le festività “tipiche” americane.

Ma di certo non mancano le grosse gallerie d’Arte e spazi museali.

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Uno spazio davvero travolgente, con mostre di artisti noti ed interessanti, ma anche iniziative innovative di giovani artisti emergenti si chiama Ica (Idea Community Art) che sarebbe anche “l’ Institute of Contemporary Art” , NE 2nd Avenue – FL 33137 (hello@icamiami.org ). Qui troverete l’arte più innovativa e sperimentale emergente dei nostri tempi. Leader nel mondo dell’arte, ha unito persone di tutte le fasce d’età e background s . Tanta l’attenzione rivolta all’educazione, dedicando intere giornate alla promozione del lavoro di artisti contemporanei e allo scambio di arte ed idee internazionali ( education@icamiami.org.) E’ previsto il suo ampliamento per Dicembre 2016,  periodo nel quale si chiuderà per qualche mese. Io approfitto per vedermi la mostra dell’artista newyorkino “Ryan Sullivan” www.ryan-sullivan.com

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Un ristorante molto carino e fresco inserito fra piante e ombrelloni bianchi è “l’Ella” aperto di recente è senza pretese e minimalista, conosciuto soprattutto per le sue abbondanti colazioni, per un simpatico e salutare sandwich da mangiare al volo : 3841 NE 2nd Avenue Suite 400 , FL 33137 . info@miamidesigndistrict.net

Il ristorante “Shokudo” è un ottimo bistrot Asiatico con un fantastico patio circondato di bambù – cucina eccellente , 4740 NE 2nd Avenue – FL 33137 info@shokudomiami.com e www.shokudomiami.com

Mentre “ The Bazaar Project” 4308 NE 2ND Avenue – FL 33137  www.thebazaarproject.com con la sua simpaticissima proprietaria che si chiama “Yeliz Titiz” (Yeliz@thebazaarproject.com ) è stato il mio negozio di zona preferito. Tutto azzurro all’esterno e bianco all’interno, con  l’aria di un negozio di mare e una bella bici colorata, parcheggiata fuori. Qui ci puoi trovare davvero ogni cosa più strana. Dalle fodere e lenzuola per i letti matrimoniali, con le scritte più divertenti a collane e bracialetti africani. Da bambole e pupazzi di pezza come portachiavi, ai profumi più sofisticati. Candelabri e libri fotografici e borse di gomma. Ma anche piante finte d’arredamento. Io ho comprato per 20 dollari un quaderno per gli appunti personali di Miami. Made in Canada, di Carolyn Gavin, è stato fatto con 100%  di carta riciclabile ed è firmato Ecojot  www.ecojot.com.

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Continuando a camminare sullo stesso marciapiede trovate il ristorante “Mandolin Aegean Bistro” 4312 2nd Avenue Miami, FL 33137 mandolinmiami.com . Aperto dal Lunedi alla Domenica. Con un terrazzo interno ed un patio verde carinissimo, è ottimo se avrete voglia di mangiare nelle giornate più calde, delle freschissime e gustosissime “greek salade”.

Ma anche i negozi dedicati al nostro benessere spirituale qui sono di gran Moda. La sua parola d’ordine: “ Love unites us all”! Il più famoso è il “Bagua Center” 4736 NE 2nd Ave – FL  33137 www.baguacenter.com Qui puoi trovare dei legnetti sacri per pulire gli spazi della tua casa dalle energie negative, ma anche cristalli e pietre carismatici, della cosmetica naturale e prodotti per il bagno e anche fragranze, gioielli, oggetti sacri di ogni genere, libri e molto di più. Oltre ad un calendario completo di corsi interessanti da poter frequentare all’interno del loro giardino privato.

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