L’anima dello stilista “Jesus del Pozo” rivive per qualche giorno a Madrid (Spagna) Settembre 2016.

L’anima dello stilista “Jesus del Pozo” rivive per qualche giorno a Madrid (Spagna) Settembre 2016.

Una retrospettiva di uno dei grandi nomi della Moda spagnola contemporanea, lo stilista spagnolo ,”Jesus del Pozo” è rappresentata in questi giorni a Madrid, nella famosa sala delle esposizioni del Canale di Isabella II .

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Dopo esattamente cinque anni dalla sua morte, (1946-2011) la capitale spagnola vuole dedicare allo stilista una mostra fatta tutta in nome del rispetto e dell’essenzialità, espressioni viste, come binomio di grandezza.

La fautrice di questa esposizione si chiama “Esperanza García Claver”, una donna che ha collaborato durante cinque anni con  “Jesús del Pozo” e che sembra aver fatto centro, realizzando una circostanza che rispetta a pieno lo spirito del protagonista; Quello di colui che delle proprie collezioni ed opere d’arte, esclamava con carattere deciso : ” I miei abiti non urlano e non hanno mai urlato” !

La mostra, è articolata in sei ámbiti espositivi e tutta la sua originalità è rappresentata da 50 capi principali. Dei quali quarantasei appartengono alla fondazione dello stilista, due alla cantante – attrice spagnola “Ana Belén” (che era la sua musa) ed altri due al  “Salvador Mateu”, considerato dallo stesso Jesus, il suo braccio destro.

Abiti scelti accuratamente affinchè sintetizzino in poche parole, tutta la traiettoria dello stilista e la sua concezione del disegno visto sempre, come un’opera d’arte. Le sue collezioni, risaltavano sempre per la sua forte personalità, per l’originalità e per il suo indiscutibile stile. Queste erano le sue caratteristiche principali: Forme inedite e volumi, colori forti, processo di lavorazione e qualità dei tessuti.

Dai vestiti più scenográfici a quelli più strani e diversi dove si esalta la sperimentazione cromática e quella nei tessuti; Passando poi alle sete ed alle sue creazioni con materiali organici che ricordano vegetali o elementi e figure marine, esaltando l’azzurro, suo colore prediletto. Fino ad arrivare ai capi che hanno marcato la storia nella moda spagnola, da quelli che rievocano y suoi viaggi in Egitto a quelli sinuosi che rispecchiano la danza, che tanto lo appassionava.

Trent’anni di lavoro, non solo nella Moda, ma anche nel settore dell’arte. Infatti lo stilista spagnolo nasceva come architetto di interni e come pittore. Appassionato per le arti sceniche, creò parecchi abiti teatrali, cosi come lavorò per il cinema e per l’opera. Lavorando con importanti nomi dello spettacolo e della cultura, del calibro di “Jose Carlos Plaza”, “Emilio Sagi” e “Fernando Trueba” . Mentre in molti si ricordano le sue “Carmen”rappresentate spesso e volentieri, nel teatro Reale di Madrid.

“Jesus del Pozo” come stilista cominciò la sartoria maschile, con una piccolissimo atelier-boutique a Madrid, durante gli anni 70, ma agli inizi degli anni 80′ , ebbe da subito un grande successo, grazie al prêt-à-porter femminile. Negli anni 80′ si occupò anche di profumi ed abiti da sposa; Fino ad arrivare agli anni 90′, dove disegnò addirittura, una sua linea di occhiali da sole.

Lo stilista è pieno di medaglie d’oro vinte per premiare la sua carriera, nel corso degli anni, cosi come vesti’ personaggi famosi nell’alta borghesia e della monarchia spagnola.

Oggi la firma chiamata in suo onore “La mujer Del pozo” (la donna del Pozo) è affidata allo stilista cataláno “Josep Font” .Una firma si rivolge e si continua a dedicare, alla donna con molta personalità. Anche lui firme difensore del diseño concettuale, dell’ uso di tecniche inedite e dell’amore per i tessuti.

“Jesús del Pozo” se ne è andato troppo presto, con i suoi 65 anni a causa di un enfisema polmonare. Però negli ultimi suoi anni di vita si preoccupò molto di lasciare una finestra aperta verso il futuro, che prende il nome di “Asociación de Creadores de Moda” de España (Associazione creatori di Moda della Spagna). La sua fondazione, (della quale è Presidente attualmente, un’altra icona della Moda spagnola lo stilista, “Modesto Lomba”) che appoggia i diversi giovani stilisti, spagnoli ed internazionali.

Di un linguaggio cosi espressivo adattato alla Moda come quello di “Jesus del Pozo”non ci scorderemo mai. Mi piace ricordare la sua comparativa che faceva per ricordare le affinità  dei suoi abiti e le relazioni  che aveva con le persone, definendole sempre : Dirette,chiare e soprattutto, senza doppi sensi.

Tutti aggettivi che auguro al settore della Moda, di mantenere.

Mayura Malenotti

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